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Werrecore | La Bataglia Taliana



















 Matthias Hermann Werrecore
La Bataglia Taliana
con alcune villotte piacevole
appresso Antonio Gardane, Venezia, 1549

partitura | score
quattro voci | four voices

ISBN 978-1-4452-3894-4

contenuto:
La bataglia taliana
Signori et cavalieri
El gran duca milanese
O signori italiani
Villotte
Horsù horsù compagni
Cantar voglio una canzon
Hoimè de cha vo morì
Andand'a spasso
Una leggiadr'et bella
Et infra l'aprile
Sent'in quest'un romore
Hor via di buona voglia


Matthias Hermann Werrecore
Compositore fiammingo, di cui si ignora la nascita. Fu attivo a Milano, come maestro di cappella presso il Duomo tra il 1522 e il 1552 , successore di Franchino Gaffurio. Oltre alla nota Bataglia Taliana a quattro voci scrisse almeno sei mottetti e altre composizioni sacre. La sua morte è collocabile dopo il 1574.

La bataglia Taliana
La composizione celebra la Battaglia di Pavia del 1525, in cui il Duca Francesco Sforza, schierato contro Francesco I di Valois a fianco della Lega comandata dall’Imperatore Carlo V, riconquistò la città di Milano perduta dieci anni prima dal padre Massimiliano nella battaglia Melegnano, quest'ultima celebrata invece da Clément Jannequin ne La guerre (o bataille de Meregnan).
Non è del tutto infondata l'ipotesi che lo stesso Werrecore potesse essere presente sul campo di battaglia come testimone oculare dell'evento.
La Bataglia Taliana costituisce quindi il secondo esempio di battaglia vocale dopo l'esordio di Jannequin: lo stesso Werrecore riutilizza elementi vocali e musicali della precedente composizione, anche con probabili intenzioni ironiche. La vicinanza temporale tra le due composizioni e l'aspetto storico-celebrativo che le caratterizzano contribuirono a renderle, al tempo, assai celebri, sino ad essere identificate genericamente come “battaglia italiana” e “battaglia franzese”.
La Bataglia Taliana è volta alla spettacolarizzazione e all'effetto, con ricorso frequente di onomatopee ed effetti vocali ed espressioni linguistiche proprie di altri paesi, in riferimento alla composizione assai disparata delle milizie, spesso mercenarie, presenti in campo


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